Latte BIO: cosa garantisce questo marchio?

Negli ultimi anni, il latte biologico è diventato sinonimo di benessere, rispetto per l’ambiente e qualità superiore. Ma cosa garantisce davvero il marchio BIO su questo prodotto? È davvero la scelta migliore dal punto di vista nutrizionale e ambientale? Analizziamo insieme le luci e le ombre di questa certificazione.

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Cosa garantisce il marchio BIO sul latte?

Il marchio BIO dell’Unione Europea certifica che il latte proviene da allevamenti che seguono il Regolamento (UE) 2018/848. Questo significa che:

  • Le mucche sono alimentate principalmente con foraggi e mangimi biologici, senza pesticidi di sintesi o OGM.
  • Gli animali devono avere accesso al pascolo e spazi adeguati, per garantire condizioni di benessere migliori rispetto agli allevamenti intensivi.
  • Gli antibiotici possono essere utilizzati solo in caso di necessità e non in modo preventivo.

Questi aspetti possono sembrare un grande vantaggio, ma è importante capire anche i limiti di questa certificazione.

Latte BIO e sostenibilità: un mito da sfatare?

Molti pensano che il latte BIO sia più sostenibile di quello convenzionale, ma la realtà è più complessa. Se è vero che gli allevamenti biologici garantiscono un trattamento più etico degli animali, ci sono anche alcuni svantaggi:

  • Minore resa produttiva: le mucche degli allevamenti BIO producono meno latte rispetto a quelle degli allevamenti convenzionali, il che significa che servono più animali e più risorse per ottenere la stessa quantità di prodotto.
  • Maggiore consumo di suolo: gli allevamenti biologici richiedono più spazio per garantire il pascolo e l’alimentazione naturale delle mucche, aumentando l’impatto sull’uso del territorio e contribuendo ad una riduzione della biodiversità nell’ambiente.
  • Emissioni di gas serra: le mucche, indipendentemente dal tipo di allevamento, producono metano, un potente gas serra. Un allevamento BIO non riduce significativamente questo impatto rispetto a uno convenzionale, anzi, se servono più capi di bestiame per produrre la stessa quantità di latte, la produzione aumenterà.
  • Utilizzo di fertilizzanti di diversa natura: quando si parla di fertilizzanti e prodotti in campo agricolo, che siano di sintesi o “naturali” non cambia molto dal punto di vista della sostenibilità. Ogni prodotto venduto sul mercato deve in ogni caso sottostare a rigidi controlli, che sia o meno di sintesi.

I prodotti BIO sono davvero più sani?

Un’altra convinzione diffusa è che il latte BIO sia più nutriente. Tuttavia, gli studi scientifici dimostrano che non ci sono differenze significative tra il latte biologico e quello convenzionale in termini di proteine, calcio o vitamine. L’unica differenza può essere nella composizione degli acidi grassi, leggermente più equilibrata nel latte BIO quando le mucche si nutrono di erba fresca. Tuttavia, dal punto di vista della salute, l’effetto è trascurabile.

Conclusione: vale davvero la pena scegliere il latte BIO?

Il marchio BIO offre alcune garanzie in termini di metodi di allevamento e benessere animale, ma non rappresenta un miglioramento sostanziale né per la qualità nutrizionale del latte né per la sostenibilità ambientale.

Se il tuo obiettivo è ridurre l’impatto ecologico, una scelta più efficace potrebbe essere limitare il consumo di prodotti di origine animale in generale o privilegiare il latte prodotto localmente. Se invece tieni molto alla salute e al benessere degli animali, questo marchio dà alcune garanzie che possono rassicurarti.

Acquistare in modo consapevole significa guardare oltre le etichette: il latte BIO non è una soluzione miracolosa, ma un’alternativa con vantaggi e limiti da conoscere.

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